Planta sapiens by Paco Calvo

autore:Paco Calvo
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Saggiatore
pubblicato: 2022-11-23T00:00:00+00:00

5. Le piante pensano?

Credere è vedere

Se anche pensate di non sapere quasi nulla di arte, avrete di certo sentito parlare della Gioconda. Si trova nel Louvre a Parigi, dove sorride in modo enigmatico ai visitatori che le si avvicinano per studiarla nei dettagli. Realizzato dal poliedrico Leonardo da Vinci al volgere del xvi secolo, il dipinto è senza dubbio uno dei grandi capolavori dell’arte rinascimentale. Ma non sono esclusivamente il suo realismo o le qualità estetiche ad averlo reso tanto famoso e ammaliante. Il «sorriso della Gioconda» ha intrigato le persone per secoli, forse perché non riusciamo davvero a determinare quale sia la sua espressione. Quel sorriso è uno dei temi più discussi nella storia dell’arte perché lascia intendere senza rivelare. Questo mistero esemplifica una caratteristica fondamentale del nostro modo di percepire il mondo che abbiamo intorno da cui potremmo anche scoprire qualcosa di come vedono il mondo gli altri organismi.

L’ambiguità non riguarda soltanto l’immagine in sé. Non importa se la consideriamo serafica, felice, assorta, pensierosa o in altri modi ancora, l’ambiguità della Gioconda dipende molto da ciò che lo spettatore si porta dietro nella sua interazione con il dipinto. Vediamo in lei quello che ci aspettiamo di vedere. Perché, tenendo conto di ciò che stiamo apprendendo dagli studi cognitivi, il modo in cui interpretiamo i volti è profondamente influenzato da come ci sentiamo quando li guardiamo. Se mostriamo ai partecipanti a un esperimento un volto dall’espressione completamente neutra insieme a immagini che influenzano positivamente l’umore, è più probabile che interpreteranno il volto come felice. Lo stesso identico volto, abbinato a immagini che influenzano negativamente l’umore, sarà interpretato più facilmente come imbronciato.1 Il nostro stato emotivo determina le emozioni che leggiamo nelle persone che abbiamo intorno, anche se non ne stanno esprimendo nessuna. Ai visitatori del Louvre, la Gioconda pone una domanda, un interrogativo che li riguarda personalmente. Il sottile virtuosismo di Leonardo ha saggiamente lasciato la domanda senza risposta in modo che il volto dipinto possa disorientare tutti, come farebbe una sfinge. Le emozioni che sembra esprimere sono tanto varie quanto quelle di chi la guarda.

Questa idea non riguarda soltanto emozioni effimere, si estende anche ad aspetti concreti del mondo. Il nostro modo di interpretare quello che abbiamo intorno è in parte influenzato da cosa ci aspettiamo di trovare. Possiamo verificarlo proprio qui, in queste pagine. Guardate la celebre fotografia scattata da Ronald C. James (Figura 4).2 Provate a riconoscere un qualche soggetto. Per quanto vi sforziate di dare un senso alla fotografia, potrebbe continuare ad apparirvi come un insieme di macchie irregolari bianche e nere sparse in modo casuale. Ora concentrate lo sguardo appena sopra il centro dell’immagine e cercate di riconoscere il cane dalmata che, tenendo il muso abbassato, si allontana da voi.

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